martedì 22 novembre 2011

Cavani and the City. Il Matador: "Segno per Napoli"


LA CARICA dei 60 mila sarà guidata da Edinson Cavani. «Voglio regalare una grande gioia alla mia città». Ma è come se andasse in campo tutta Napoli, che stasera (20.45) è pronta a fermarsi per la partita dell’anno. Il San Paolo, stracolmo, sarà l’epicentro dello show: stadio esaurito e atmosfera magica, per i 90’ che possono valere la stagione. Il Manchester City, in teoria, va in campo per due risultati su tre. Un pareggio, specialmente se senza gol (dopo l’1-1 della gara d’andata in Inghilterra), lascerebbe però in corsa per la qualificazione pure la squadra di Mazzarri. Il regolamento, in caso di arrivo a pari punti al termine del girone, prevede infatti come prima discriminante il risultato del doppio scontro diretto. E allora, anche rimanendo in ritardo di due lunghezze, gli azzurri avrebbero la possibilità di sognare ancora l’aggancio in extremis ai rivali, nell’ultimo turno. Con un successo in casa del Villarreal. Il Napoli non è insomma obbligato a vincere a tutti i costi. Ma deve farlo per rimanere padrone del suo destino.

Cavani ci crede. «Ci stiamo giocando la qualificazione per gli ottavi di finale e una vittoria sul Manchester sarebbe davvero straordinaria », lancia la sfida il Matador, che sembra avere le idee abbastanza chiare su come si svolgerà la partita. «Il City verrà per giocare la sua solita gara e noi dovremo essere bravi a sfruttare gli spazi. Sappiamo che sarà molto dura, come contro il Bayern. A Monaco abbiamo sbagliato solo una ventina di minuti nel primo tempo. Stasera dovremo stare attenti dall’inizio alla fine, però ne siamo capaci». La rifinitura di ieri ha confermato le scelte di Mazzarri. L’unica novità rispetto alla Lazio è il ritorno tra i titolari di Gargano. Sulla fascia sinistra conferma per Dossena, anche perché Zuniga deve scontare la squalifica. Sarà fondamentale pure il lavoro di difesa e centrocampo, ma l’impresa che sogna il San Paolo la dovranno fare soprattutto i tre attaccanti. Cavani non si tira indietro. «Sono in forma: ho la stima del mio allenatore e vorrei regalare un gol ai miei compagni. La felicità del gruppo è la cosa più importante». Il Matador è il totem a cui tutta la città è pronta ad aggrapparsi. «Il vento sta cambiando e i successi ritorneranno prestissimo: ne sono sicuro ». Ma quello contro il City avrebbe una dedica molto speciale. «Napoli ha creduto in me: devo ricambiare la stima del club e della gente». Il momento è arrivato.

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